FAQ

Il Metodo Feldenkrais® migliora l’intera persona, di cui la postura è espressione. La postura è un’organizzazione complessa e non può essere cambiata con la forza di volontà: se qualcuno ci dice “stai dritto”, ci “raddrizziamo” per un po’ ma in poco tempo torneremo alla nostra posizione abituale.

Il Feldenkrais® non corregge, ma porta gradualmente ad espandere le possibilità del proprio sistema nervoso modificando le vecchie abitudini posturali e facendo emergere spontaneamente delle alternative. Si recuperano così la flessibilità e la coordinazione che sono patrimonio innato di ogni essere umano.

Praticando il Feldenkrais® si migliora l’intera organizzazione corporea e quindi anche la postura. È facile, alla fine di una lezione, sentire una minore fatica nello stare in piedi, una maggiore apertura in petto e spalle, una respirazione più libera, e un’insolita sensazione di leggerezza e armonia grazie alla diminuzione delle tensioni muscolari.

Lo stress in sé non è né buono né cattivo: avviene ogni volta che rispondiamo agli stimoli esterni. Quando però uno stimolo è percepito come pericoloso, eccessivo o troppo nuovo rispetto al conosciuto, entriamo in uno stato di allarme. Questo ci spinge a difenderci, ci troviamo a dare una risposta veloce e/o a sostenere un carico emotivo eccessivo. Spesso, poi, ci accade che non riusciamo a “recuperare” dai piccoli ma numerosi stress della vita quotidiana. La pratica del Metodo ci porta a riconoscere come reagiamo alle situazioni di stress e a modificare il nostro livello di consapevolezza, il che ci consente di regolare il ritmo tra attività e riposo. Durante le lezioni, scopriamo gli schemi di movimento che ci causano tensione, il respiro diventa più pieno, la pressione sanguigna si regolarizza, la digestione migliora, il sonno ne trae benefici.

Il Metodo non insegna alcuna tecnica ma permette di riscoprire la funzione respiratoria attraverso l’osservazione dell’aspetto motorio del respirare. L’allievo viene guidato nella ricerca della respirazione più funzionale. Alla base c’è la teoria che un organismo è sano se in grado di adottare lo specifico tipo di respiro richiesto dall’attività o dalla situazione del momento.

L’attenzione al respiro viene posta in ogni lezione; ci sono però lezioni che riguardano specificatamente questo aspetto. Alcune lezioni esplorano i movimenti di torace, addome e diaframma nell’inspirazione e nell’espirazione, e rendono l’allievo più consapevole del loro ruolo nel respiro. In altri casi, si gioca con la relazione tra movimento o posizione e respiro. Altre ancora esplorano la funzione dei polmoni.

La respirazione migliora se diventiamo maggiormente consapevoli di come avviene e della sua dinamica nel corso delle nostre azioni quotidiane.

Anche se nella sua modalità individuale gli insegnanti usano il tocco, il Metodo non è un massaggio in quanto non lavora direttamente con i muscoli, con i tessuti o con le articolazioni. Il Feldenkrais® lavora infatti con il modo in cui il sistema nervoso opera per muovere lo scheletro attraverso i muscoli. Con le lezioni Feldenkrais®, le persone provano un grande senso di benessere perché il tono muscolare trova un maggiore equilibrio: diminuisce dove è eccessivo e aumenta dove è troppo basso. Il profondo rilassamento che ne consegue è il risultato di un’armonizzazione tonica dell’apparato muscolo-scheletrico al servizio delle leggi che regolano il movimento funzionale.

Nonostante sia a volte inserito tra le ginnastiche dolci, il Metodo Feldenkrais® non è una ginnastica nel senso tradizionale del termine. In questo caso, infatti, il movimento è strumentale all’ascolto di se stessi. L’interesse viene spostato dallo sviluppo dei muscoli alla stimolazione della corteccia neuromotoria, con una particolare consapevolezza per il ruolo dello scheletro nel movimento. Non interessa che cosa facciamo ma come lo facciamo; non si ricercano l’aumento di forza muscolare o la flessibilità articolare ripetendo in modo meccanico degli esercizi.

Moshe Feldenkrais ha scritto: “Ho qualche difficoltà a spiegare ai miei allievi che non sono un terapeuta, e che toccare una persona con le mani non è terapeutico in sé e non guarisce, anche se è vero che attraverso il tocco la persona migliora. In realtà ciò che accade è che la persona impara”. Il Metodo Feldenkrais® non è un tipo di fisioterapia, di riabilitazione, o una psicoterapia, in quanto ha il solo scopo di rieducare e non di curare o di far guarire. I profondi cambiamenti a livello fisico, emotivo o psicologico che si ottengono con la pratica del Metodo sono dovuti al fatto che migliora la sensibilità (cioè la capacità di sentire come ci si “usa”) e il movimento stesso (maggiore coordinazione, un uso più efficiente dei muscoli e dello scheletro, ecc.). Una sensibilità più fine e capacità motorie più differenziate portano benefici specifici che si riflettono sulla persona nella sua totalità. Durante le lezioni, avviene ad opera del sistema nervoso ciò che chiamiamo una “integrazione funzionale”.

Il Metodo non ha ricette precostituite perché riguarda processi di apprendimento personali. In generale, poche lezioni individuali o di gruppo sono sufficienti per capire se il Metodo risponde ai propri bisogni. Alcuni risultati si ottengono già dalla prima lezione e spesso, anche dopo pochi incontri, avvengono cambiamenti notevoli. Il processo di miglioramento è del tutto individuale e dipende anche dalla fase di vita in cui si trova la persona che lo intraprende.

I più recenti studi delle neuroscienze hanno dimostrato che il cervello è estremamente plastico e si modifica con l’esperienza, cioè attraverso gli stimoli ricevuti dall’ambiente e dalle cose che apprendiamo. Gli studi sulla plasticità neurale esposti da Norman Doidge nei suoi due testi – “Il Cervello Infinito” (The brain that changes itself) e “Le Guarigioni del Cervello” (The brain’s ways of healing) – dimostrano che le mappe cerebrali si modificano in continuazione, ad ogni età e in base alle stimolazioni e agli apprendimenti. Il Feldenkrais® si basa proprio su questo principio dell’apprendimento: la nostra auto immagine si espande e questo corrisponde ad una modificazione delle mappe neuromotorie che sono alla base dei nostri movimenti e delle nostre azioni. Nel suo secondo libro, Doige espone accuratamente i principi di funzionamento del Metodo Feldenkrais®.

Sì, puoi trovare un ampio elenco di ricerche scientifiche a questo link.
Per maggiori informazioni sulle ricerche di questo elenco puoi scrivere a Caterina Forte